Identità di genere e orientamento sessuale

“Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore”.

Marianne Williamson “Guarire l’anima dell’America”

Identità di genere e orientamento sessuale

E’ in atto una vera e propria rivoluzione e ridefinizione del rapporto tra corpo sessuato e identità. Sempre più adolescenti e giovani adulti preferiscono definirsi gender fluid, non binary: rifiutano una definizione di sé come maschi o femmine, preferiscono esplorare il genere lungo un continuum fatto di sfumature esistenti tra le polarità maschile e femminile.

Il tema delle varianti dell’identità di genere (cisgender, transgender, agender, gender fluid) e degli orientamenti sessuali (eterosessuale, omosessuale, bisessuale, asessuale, pansessuale) è oggi più che mai sentito. Le nuove generazioni sono portatrici di un forte bisogno di scardinare rigidità e stereotipi legati al genere e all’orientamento sessuale. La parola fluidità ricorre spesso nelle narrazioni che fanno di sé e della propria identità. La libera ed autentica espressione di sé è un valore cardine che affermano e sostengono a gran voce.

L’identità di genere si riferisce, nello specifico, al genere al quale la persona sente di appartenere, indipendentemente dal sesso biologico. Si tratta di un sentire intimo e profondo, della convinzione permanente e precoce di essere maschio, femmina o altro rispetto a queste due polarità. Riguarda la comprensione interna di chi siamo, come pensiamo a noi stessi in quanto maschi, femmine o entrambe o né maschi né femmine. Si nutre di norme, ruoli e comportamenti sociali che non hanno niente a che fare con l’orientamento sessuale. Quest’ultimo rappresenta invece la nostra preferenza in termini di attrazione erotica e affettiva ed è completamente indipendente dall’identità di genere.

Spesso questi due aspetti dell’identità sessuale vengono confusi e mescolati, invece è importante considerarli distinti e indipendenti. Chi mi sento di essere, maschio o femmina, entrambe o nessuno dei due, nulla ha a che fare con chi mi piace, che può essere del mio stesso sesso, di sesso opposto oppure possono piacermi sia maschi che femmine o nessuno dei due.

Il mio approccio clinico su questi temi è di tipo affermativo, volto a sostenere la persona nel suo percorso di scoperta ed affermazione di sé. Non vi è nulla di patologico nelle variazioni dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, sono traiettorie sane dello sviluppo psico-fisico e affettivoConsidero la persona in grado di affermare sempre la sua affettività e sessualità all’interno della relazione. La sostengo nel processo di scoperta della propria struttura d’amore.

Può accadere che questo percorso d’accettazione di sé sia complesso e doloroso a causa della mancata accettazione da parte della società, del gruppo dei pari ed in particolare dei propri affetti più intimi e vicini. Questo può provocare sentimenti di rifiuto e odio verso sé stessi. La terapia può servire ad affrontare ed eliminare stereotipi e pregiudizi rispetto alla propria identità di genere ed orientamento sessuale che provocano profondo disagio e malessere.

Può essere d’aiuto e sostegno in questo percorso di scoperta ed affermazione della propria identità sessuale, aiutando la persona ad accogliere le sue sfumature al fine di autodeterminarsi pienamente e realizzarsi nella propria vita affettiva e relazionale.